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"Vino, humor e... fantasia" |
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VINO, HUMOR E FANTASIA UN SORRISO "DOC" D'AUTORE Il vino è una bevanda antichissima. L'uva ha avuto un posto privilegiato nella vita sociale e religiosa dell'uomo ed è l'unico frutto della natura il cui prodotto, il vino, abbia avuto diritto a un dio: Bacco. Bacco, divinità della mitologia romana e dio del vino. Il vino era considerato il nettare degli dei e non solo, il vino è vita, il vino fa buon sangue ed è da sempre apprezzato in tutto il mondo. Il vino ha mille facce, migliaia di profumi, colori e sapori della terra. Nel corso dei secoli, l'uva e il vino hanno modificato gusto e qualità. Il vino rallegra, accompagna e crea nuove amicizie. Chi non ha mai bevuto un buon bicchiere di vino, scagli la prima pietra. Il vino è stato considerato non solo come un prodotto che dà piacere, che aiuta la convivenza e aguzza lo spirito, nonché l'umore, ma si è saputo valorizzare per le sue virtù medicinali. Un grande vino è quello che riesce a cogliere in modo sintetico più compiti: i profumi, i colori, il sapore che Madre Natura ha nascosto nel chicco lucente dell’uva, che sa miscelare nel liquore i misteriosi e affascinanti legami fra terra e sapori. Ma la moderazione nel bere (come tante altre bibite alcoliche) è imprescindibile. Molti si domanderanno: come mai questo 7° festival ha scelto un tema, che può sembrare cosi fuori dei canoni di questo evento? Sono molte le ragioni che ci hanno spinto a scegliere questo tema, senza metterli in un ordine preciso. Vogliamo come sempre, utilizzando il linguaggio dell'umore grafico, incredibile e veloce mezzo di comunicazione, esaltare un prodotto della terra, della natura, apprezzato e desiderato, presente in tutto il mondo all'insegna del sano divertimento. Vogliamo raccontare il vino attraverso la storia e i secoli. Vogliamo sensibilizzare e educare a bere con moderazione. Vogliamo raccontare di un prodotto naturale contro qualunque intento di modificazione genetica o artificiale. Vogliamo bere in allegria, in positivo non in negativo. Vogliamo confrontare autori umoristi grafici di tutto il mondo insieme per la prima volta sotto il tema di "Vino, humor e fantasia", perché ci facciano raccontare a 360 gradi (e sappiamo che è un'alta gradazione) con allegria e buon umore di questo nettare. Perché i sapori, profumi e colori si sposano naturalmente con l'umore. Per questo e tante altre motivazioni, questo 7° Festival Internazionale di Humor Grafico-itinerante, è un nuovo incontro-confronto all'insegna di un sorriso "DOC" (Denominazione di Origine Controllata) d'Autore, dove ognuno in piena libertà plasmerà sulla carta le sue piccole e grandi invenzioni. È un grande brindisi d'autore internazionale per vivere il vino con serenità e humour. Non basta altro che dire: Cin-Cin, alla vostra salute! Julio Lubetkin Direttore artistico Festival Internazionale Humor Grafico Da Luigi Veronelli a Julio Lubetkin Bergamo, 24 giugno 2004 Ho partecipato a diversi Giri d'Italia, prima per Il Giorno, poi per La Gazzetta dello Sport. Sono tra i miei ricordi migliori, soprattutto per la serenità dei convegni dopo ogni tappa e per l'umorismo che nasceva spontaneo (altro che doping). Ogni ciclista era capace di mettere in risalto la realtà, gli aspetti divertenti e insoliti, talvolta assurdi. Uno dei disegni del tuo Festival, mi ha ricordato, anni '60, Jean Sierre. Aveva ottenuto due vittorie di tappa ed è probabile che abbia corso, come nella vignetta, con una gran coppa in testa, destinata a farsi più piccola ad ogni tappa sino a svanire. Le due vittorie gli avevano procurato diversi inviti ai vari circuiti che si organizzano subito dopo la fine del Giro. Lui rispondeva sempre: "Accetto di partecipare al circuito purchè sia tutto in discesa". Luigi Veronelli |
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