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BONVI "CIAO BONVI" BOLOGNA
Aperta il 4 marzo presso il Palazzo Re Enzo di Bologna, è in corso sino al 29 aprile 2001 la mostra "Ciao Bonvi",
dedicata a Franco Bonvicini (in arte Bonvi) autore di fumetti memorabili tutt'oggi, a sei anni dalla sua scomparsa, di grande successo in Italia e all'estero.
Due sale di Palazzo Re Enzo portano a riscoprire l'opera di Bonvi
attraverso disegni, tavole originali, i suoi oggetti personali,
le sue collezioni, filmati, il tutto sotto l'occhio vigile di gigantesche
sagome delle "eroiken" sentinelle protagoniste delle indimenticabili
strisce delle "Sturmtruppen". Direttore artistico della mostra è
Silver, allievo di Bonvi sul finire degli anni Sessanta e autore
a sua volta di uno dei protagonisti del fumetto mondiale, l'irresistibile
Lupo Alberto (del comitato d'onore fanno parte, tra gli altri, Altan,
Vasco Rossi e Francesco Guccini, che per i disegni di Bonvi scrisse
"Storie dallo spazio profondo").
Nato il 31 marzo del 1941, Bonvi conquista uno spazio su "Paese Sera"
nel 1968 con le sue prime vignette pubblicate. In quegli anni nascono
due delle sue serie di maggior successo: le Sturmtruppen e Cattivik,
un personaggio che parodizzava gli "eroi del male" come Diabolik,
Satanik e Kriminal con ingegnose quanto inefficaci malefatte. Nel
1970 nasce un altro personaggio destinato a un grande successo e
approdato in seguito alla RAI con una trasmissione "cult" come "Supergulp!":
l'investigatore Nick Carter.
Se la maggior parte delle creazioni bonviane erano sino ad allora
dedicate a un pubblico vasto che andava dagli adolescenti agli adulti,
sicuramente più orientate verso gli adulti sono le storie "Cronache
del dopobomba" - sull'ipotetica umanità post olocausto atomico -
o "L'uomo di Tsushima", ambientato durante il conflitto russo-nipponico
d'inizio '900.
La vena più pungente di Bonvi doveva proseguire con
"Blob", una nuova opera rimasta interrotta dopo poche tavole per
la prematura scomparsa dell'autore nel 1995.
Indipendentemente dal tema trattato, il segno di Bonvi è sempre
caricaturale e, anche quando l'argomento è drammatico, l'ironia
prevale sul sarcasmo. Franco Bonvicini, oltre che disegnatore, fu
anche sceneggiatore (tra gli ultimi suoi lavori, ricordiamo quelli
per la Bonelli con i disegni di Cavazzano).
Fabrizio Lo Bianco
"CIAO BONVI"
Aperto fino al 29 Aprile 2001
Palazzo di Re Enzo
BOLOGNA
Orario d'apertura
10-13 / 14.30-19.30 (chiuso Lunedì)
Per ulteriori informazioni:
tel: +39-02-33105070
Sito: www.bonvi.it
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